Bibliografia
Junk
Melvin Burgess 1997, Mondadori - pag. 238
Junk, in inglese, significa drogato, anzi tossico. E junkies, tossici, sono appunto i protagonisti di questo straordinario romanzo che racconta una storia intensa, coinvolgente, durissima, che ci riguarda tutti. Una storia che, se non è realmente accaduta, è comunque vera e in qualche modo esemplare: quella di Tar e Gemma, due quattordicenni che scappano di casa, e del breve percorso che li porta a "innamorarsi" dell'eroina, illudendosi prima di poterla dominare e venendone poi divorati, sullo sfondo di una Bristol cupa e notturna, tra case occupate e ritrovi punk.
Trainspotting
Irvine Welsh, Guanda editore - pag. 318
Con questo libro Welsh ci porta dentro la testa degli eroinomani. I punti di vista cambiano continuamente e sono moltissimi perché i personaggi nel libro sono almeno il doppio di quelli "scelti" per il film. Il libro descrive la sensazione del "tempo drogato" dilatato e poi convulso e poi annoiato: "Prima la fretta di smettere di farsi appena possibile, poi la voglia di prolungare al massimo l'ultima pera". Dello stesso autore si possono leggere anche Colla, Ecstasy, Tolleranza Zero
Vincent
Vincenzo Tarkowski, Prospettiva Editrice 2000
Fotografie di una storia sgualcita ma pungente. C'è qualcosa che "spinge", forse la rabbia, l'incapacità di reagire o la dolcezza disarmante affogata nell'incapacità di vivere le proprie emozioni più intime. Uno specchio amaro in cui molti vorrebbero non riconoscersi ma alla cui vista è difficile sottrarsi".
Alice e i giorni della droga
Feltrinelli
Autobiogragia di Alice una quindicenne che sta a dieta, che ha una vita amorosa normale, che ottiene buoni voti a scuola e pensa che un giorno le piacerebbe sposarsi. Quando, durante un party, Alice fa un "viaggio" con la droga, la sua vita cambia radicalmente...
Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino
Christiane F -
In una Berlino degli anni '80, tra i quartieri dormitorio e le discoteche Christiane racconta la sua storia in un linguaggio crudo e diretto: comincia a fumare hascisc a dodici anni, a tredici si inietta eroina; per due anni la sua vita é divisa tra le aule scolastiche e la stazione della metropolitana, dove i giovani drogati berlinesi si prostituiscono per avere il denaro necessario per continuare a drogarsi. Qui incontra i ragazzi che saranno suoi compagni fino in fondo al buio tunnel della droga, senza più riuscire ad uscirne.
La società dell’AIDS La verità su politici, medici, volontari e multinazionali durante l’emergenza (Baldini&Castoldi)
Vittorio Agnoletto
Una cartina di tornasole; una lente d'ingrandimento; un siero della verità. Chiamatelo come volete, ma una cosa è certa: l'Aids ci ha costretto a vedere il mondo in maniera diversa. LE NUOVE DROGHE Amendt - Walder - 1997, - pag.120 Le droghe da party, la loro storia, i rischi, la diffusione, la prevenzione nei vari paesi, consigli al consumatore e a coloro che si trovano a doverne soccorrere uno.
Il mio doping
Erwann Mentheur - 1999, - pag.128
"Devo alla bicicletta i momenti più belli della mia vita, e anche i più terribili". Doparsi per vincere. Cresciuto nel culto dei signori del ciclismo Erwann Mentheur sognava di uguagliare suo fratello Pierre-henry. Ecco la verità di un ciclista che dopo aver ammesso l'uso del doping e sbattuto la porta del ciruito, svela completamente, per la prima volta, l'incoffessabile segreto.
Le piume di Vurt
Jeff Noon - 1993, Frassinelli - pag.215
Allucinazione, paura, fantasia, cyberspazio... una fiaba dolce e violentissima che ci catapulta con un salto vertiginoso nella rischiosa eppure invitante realtà virtuale, in cui l'universo labile dei sogni si confonde con quello gelido della teconologia. In un iprecisato futuro, un gruppo di malinconici scontenti vagabonda in cerca di emozioni e di vita. Loro unica gioia, artificiale e pericolosa, una strana droga, celata in prodigiose piume coloratissime. Non un libro sulle droghe, ma un libro che parla del mondo che circonda le droghe.
Silenzio = Morte (Gli Usa nel tempo dell’Aids)
Maria Nadotti - 1994, Anabasi - pag.250
L’emergenza Aids raccontata da operatori culturali e artisti nordamericani. Un provocatorio atto d’accusa contro le lentezze negli interventi di prevenzione e le ipocrisie nell’affrontare le questioni etiche e morali legate alla malattia.
Come il cielo
Simona Ferraresi - 1993, Sensibili alle foglie - pag. 88
“Caro virus, da oggi ho deciso di scriverti. Voglio vivere. Non ce l’ho con te. Da quando ho saputo la gravità della situazione non faccio altro che pensarti.” Una donna fa i conti con la propria sieropositività.